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Il grande incendio di Londra e la nascita delle assicurazioni moderne

    Nel settembre del 1666 Londra fu teatro di una delle più devastanti catastrofi della sua storia: un incendio che in pochi giorni ridusse in cenere gran parte della città. In un’epoca in cui la prevenzione degli incendi era scarsa e le abitazioni erano per lo più in legno, le fiamme si propagarono rapidamente, lasciando migliaia di persone senza casa e causando danni incalcolabili. Ma da questa tragedia nacque qualcosa di rivoluzionario: le prime polizze di assicurazione contro gli incendi.

    Tutto ebbe inizio la notte del 2 settembre, quando un piccolo fuoco scoppiò nella panetteria di Thomas Farriner, situata in Pudding Lane. Complice il vento e l’assenza di un sistema efficace di spegnimento, le fiamme si diffusero con una rapidità impressionante. In pochi giorni, oltre 13.000 edifici furono distrutti, tra cui la celebre Cattedrale di St. Paul. Migliaia di persone rimasero senza un tetto e i danni economici furono enormi. Londra, cuore commerciale dell’Inghilterra, si trovò di fronte a una crisi senza precedenti.

    Fu proprio in questo scenario che emerse la necessità di una nuova forma di protezione economica. Fino a quel momento, in caso di incendio, i proprietari degli immobili dovevano affrontare da soli la ricostruzione, con il rischio di perdere tutto. L’evento del 1666 fece capire che serviva un sistema per distribuire il rischio tra più persone, evitando che un singolo individuo portasse da solo il peso di una simile calamità.

    Un uomo in particolare colse l’opportunità di rispondere a questa esigenza: Nicholas Barbon, medico e imprenditore. Nel 1681 fondò la prima compagnia di assicurazione contro gli incendi, la “Fire Office”, che offriva ai cittadini la possibilità di proteggere le loro abitazioni pagando una somma annuale. In caso di incendio, la compagnia si impegnava a coprire i danni, permettendo così una più rapida ricostruzione e riducendo l’impatto economico sulle singole famiglie.

    L’idea si diffuse rapidamente e portarono alla nascita di altre compagnie simili. Alcune di queste iniziarono a organizzare vere e proprie squadre di pompieri privati, che intervenivano solo sulle proprietà assicurate, un concetto che si sarebbe poi evoluto nei moderni servizi antincendio pubblici. Le case assicurate venivano contrassegnate con un’apposita targa per permettere ai pompieri di riconoscerle e intervenire in caso di emergenza.

    Il grande incendio di Londra fu dunque il catalizzatore per lo sviluppo di un’intera industria. Oggi le assicurazioni contro gli incendi e i danni agli immobili sono un elemento fondamentale della protezione finanziaria, ma tutto ebbe inizio da quella devastante settimana del 1666. Se da un lato il disastro portò distruzione e sofferenza, dall’altro stimolò un’innovazione che, nei secoli successivi, ha contribuito a rendere il mondo un posto più sicuro e resiliente.

    Da quel momento, l’idea di proteggersi dai rischi attraverso un’assicurazione si diffuse sempre di più, evolvendosi in forme sempre più sofisticate. Oggi le polizze assicurative coprono ogni genere di evento, ma il loro principio di base resta lo stesso nato dopo il grande incendio di Londra: condividere il rischio per evitare che un singolo evento possa distruggere la vita di una persona o di un’intera comunità.



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